Quando ci si perde, si rimane bloccati in un bosco o ci si trova in un’emergenza non si sa per quanto tempo si dovranno aspettare i soccorritori. Considerando che un corpo disidratato accusa in breve tempo sintomi quali debolezza, ansia e perdita di coscienza, acqua e cibo sono essenziali per rimanere vigili e prendere decisioni lucide al fine di sopravvivere.
E’ fondamentale quindi portare sempre con sé acqua e cibi come barrette energetiche, ma quando la scorta finisce bisogna avere un piano B. I migliori kit di sopravvivenza sono dotati, oltre al consueto coltellino svizzero multifunzione (Swiss card), di filtri e pastiglie per la purificazione dell’acqua. Questi consentono di depurare e potabilizzare le risorse idriche che troviamo in natura. Alcuni set includono anche un contenitore metallico da utilizzare per bollire e depurare l’acqua, ma naturalmente serve il fuoco. In questo caso, non può mancare un’accendino oppure una pietra focaia da strofinare su pezzi di metallo (acciarino) per produrre scintille di calore e accendere una fiamma utile a riscaldarsi, cucinare e bollire l’acqua. Il contenitore è ideale anche per scavare oppure può essere utilizzato come esca fuoco.
Essenziali sono anche esche, ami, mulinello e utensili da pesca, particolarmente utili nel caso ci si trovi vicino a corsi d’acqua, oppure cavi di rame per fare delle trappole.
1° consiglio: scegli un kit con coltellino svizzero, uno strumento molto leggero che fa parte degli accessori militari. Lo puoi tenere anche nel portafoglio e utilizzare al bisogno grazie alle multifunzioni (es. cacciavite, lima, lamette con funzione sega, forbicine e stuzzicadenti).
Avere un buon orientamento e una perfetta visibilità sono altri due aspetti da valutare quando ci si trova in un’emergenza, soprattutto per evitare di trovarsi ancora più esposti ai pericoli. Generalmente sia i kit di fascia medio-bassa che quelli più completi contengono una torcia con un fascio che può raggiungere oltre 200 metri. Meglio se con luce regolabile e funzione stroboscopica, per risultare più visibili ai soccorritori. La luce LED rossa durante la visione notturna stanca meno l’occhio.
Anche mappa e bussola sono strumenti indispensabili durante le escursioni e saperle leggere adeguatamente fa parte delle tecniche di sopravvivenza, a maggior ragione se ci troviamo in una zona dove i vari dispostivi tecnologici non riescono a rilevare e ricevere il segnale GPS. La bussola può essere appesa con gancio allo zaino.
2° consiglio: le bussole in rame vanno tenute lontane da campi magnetici per non influenzare il puntatore, quelle con ghiera in materiale fluorescente sono ideali per la visione notturna.
Il freddo e la pioggia sono nemici numero uno nelle situazioni impreviste. Quando le condizioni climatiche, di salute o territoriali rendono difficile il rientro a casa, è quindi di primaria importanza avere con sé una coperta termica di emergenza. Le migliori coperte di emergenza sono realizzate in materiale antivento, atossico e impermeabile, non solo per proteggere dalla pioggia e dall’umidità, ma anche per garantire isolamento dal terreno. Naturalmente si tratta di coperte leggerissime, alcune pesano poche centinaia di grammi, ma riescono a mantenere il 90% della temperatura corporea.
I migliori kit sopravvivenza includono anche un sacco a pelo in materiale TPE (circa 100-130 x 200-210 cm) che aiuta a rimanere al caldo e a creare un rifugio di emergenza. L’obiettivo è evitare l’ipotermia, ma anche proteggersi dal sole con una copertura che faccia ombra. I più esperti possono costruirsi un riparo anche sfruttando il Paracord che costituisce la saccoccia di alcuni kit. Questi fili di alcuni metri sono resistenti e vengono inclusi anche nei kit sopravvivenza militare, proprio come aiuto per costruire ripari o tende.
3° consiglio: per situazioni di emergenza nel bosco può esserti utile un kit sopravvivenza montagna con seghetto a corda d’acciaio, idoneo a tagliare rami e piccoli tronchi.
Il kit di pronto soccorso non va assolutamente sottovalutato e può fare la differenza in attesa dei soccorsi. Quando parliamo di pronto soccorso di base non possono mancare garze imbottite, punti di sicurezza, lama a bisturi, salviettine, disinfettante per la pelle ferita e fasciature per tenere immobile un arto rotto oppure fermare una emorragia. I cerotti di varie dimensioni possono riparare un’escoriazione evitando che si infetti, mentre antidolorifici e antipiretici sono di aiuto per superare il dolore e l’eventuale febbre.
Chi soffre di allergie dovrebbe invece portare con sé sempre maschere respiratorie e antistaminico, per superare i rischi di una reazione allergica. Se si va in zone molto soleggiate e calde meglio avere creme solari e rimedi antizanzare. Insieme al kit pronto soccorso si può tenere anche un set rammendo con aghi, filo e infila-ago, materiali sempre utili in ogni circostanza.
4° consiglio: controlla sempre la data di scadenza dei prodotti contenuti nel kit survival.
Segnalare la propria presenza al personale di soccorso diventa fondamentale in qualsiasi situazione di emergenza. Per questo motivo, anche quando ci si chiede cosa portare in montagna, è fondamentale ricordarsi di avere sempre i dispositivi mobili con le batterie ben cariche e inserire nella dotazione di base un trasmettitore di localizzazione portatile. Questo dispositivo segnala la posizione dove ci troviamo.
Oltre a questo strumento, i kit survival includono portachiavi luce LED con funzione di segnalazione e fischietti che possono essere uditi a distanze considerevoli e sono utili per allertare chi è con noi in caso di pericolo. Lo stesso contenitore di metallo in dotazione, gli specchi di segnalazione e la coperta termica possono al bisogno fare da riflettenti, per attirare i soccorritori.
L’attrezzatura survival più completa ha anche torce a fiamma, puntatori laser, nastri colorati per indicare la posizione e set penna e matita per lasciare eventuali messaggi sulla direzione che abbiamo seguito.
5° consiglio: scegli un kit survival dotato di penna di sopravvivenza il cui materiale speciale consente di rompere vetri di edifici e automobili agevolando la fuga.