Per plastificare la carta puoi scegliere tra due modelli in commercio: a pouches e a bobina.
La plastificatrice a pouches è più comune ed ha un funzionamento piuttosto semplice. All’interno del plastificatore va inserito un foglio di plastica, chiamato pouche, che avvolge completamente il documento da plastificare. La plastificazione avviene semplicemente tramite una pressione tra i due materiali. Le pouches hanno vari spessori e garantiscono resistenze differenti. Esistono le pouches a4, le pouches a3, e molte altre. Per valutare lo spessore della plastica come unità di misura si utilizza il micron. Aumentando il numero di micron, aumenta anche lo spessore del foglio plastificato. La maggiore parte dei modelli è in grado di plastificare in un range che va da 75 a 125 micron.
La plastificatrice a bobina è sicuramente più evoluta e complessa. Il sistema si basa su un meccanismo a rullo, capace di plastificare più velocemente ed una quantità maggiore di documenti. Plastificatrice costo: questo plastificatore documenti ha un prezzo decisamente più elevato rispetto alle altre tipologie. In genere infatti sono destinati ad un utilizzo professionale negli uffici, o nei negozi che hanno necessità di plasticare fogli e documenti in grande quantità.
1° consiglio: Per un badge o un cartellino identificativo puoi optare per una pouche più spessa. Se invece devi plastificare una brochure, che deve essere sfogliata, è meglio scegliere una pouche più morbida.
Come plastificare la carta? Fondamentalmente esistono due tipologie per questa operazione: a caldo e a freddo.
Nella plastificatrice a caldo le pouches vengono scaldate, in modo che la colla si sciolga aderendo perfettamente al foglio. In tal caso le pouches costano di meno, quindi ti consentono di ottenere un notevole risparmio sul materiale di consumo in caso di utilizzo frequente. Inoltre il risultato finale è migliore, poiché la plastificazione durerà di più. Tuttavia bisogna considerare che il costo iniziale di questo macchinario è piuttosto elevato. Infine devi valutare i tempi di riscaldamento, che richiedono qualche minuto.
Nella plastificatrice a freddo invece le pouches sono più costose rispetto a quelle utilizzate per il procedimento a caldo. La plastificazione ha una qualità minore e dura meno nel tempo. Plastificatrice prezzo: questo modello ha un costo iniziale più ridotto, ma bisogna tenere conto che le pouches implicano una spesa non indifferente. Uno dei grandi vantaggi di questo modello è che non ci sono tempi di riscaldamento. Se i fogli da plastificare sono pochi, puoi quindi risparmiare un bel po’ di tempo.
2° consiglio: La scelta di una plastificatrice a caldo o a freddo dipende naturalmente dall’uso che ne intendi fare. Se sei indeciso, puoi scegliere modelli capaci di plastificare con entrambi i procedimenti.
Le plastificatrici sono in grado di plastificare una grande quantità di oggetti: da una fotografia analogica ad un documento, da un poster ad una laurea, e tanti altri. Ne deriva quindi che i formati potenzialmente plastificabili sono molto variegati. I documenti, le carte ed i fogli per la plastificatrice hanno dimensioni diverse, cosa che incide notevolmente sulla scelta finale del dispositivo. In linea di massima le plastificatrici possono operare su fogli che vanno da una dimensione variabile tra il formato A2 ed A7. Ci sono poi modelli specifici per ogni formato: la plastificatrice a3, la plastificatrice a4, ecc. Le dimensioni del formato a3 sono più consone ad un utilizzo professionale. Negli uffici e nelle aziende le misure di foglio a3 sono più diffuse. Questi ultimi infatti sono il doppio dei fogli a4. Le dimensioni a4 invece sono più comuni per un utilizzo domestico. Prima di procedere all’acquisto, chiediti qual è il formato che andrai a plastificare con maggior frequenza.
3° consiglio: Per plastificare meglio i fogli, soprattutto quelli di dimensioni a3, ti consiglio di dotarti di un taglierino centimetrato per ottenere la resa desiderata. Spesso viene venduto in dotazione, altrimenti puoi acquistarlo separatamente.
Ne abbiamo già accennato precedentemente, ma è opportuno soffermarsi sull’importanza delle tempistiche di lavoro. Se la plastificatrice viene utilizzata in maniera intensiva, e da un gran numero di persone, è consigliabile orientarsi su un modello di fascia alta. Il macchinario deve quindi essere resistente e garantire un utilizzo prolungato nel tempo. I modelli a bobina sono più indicati per un utilizzo intenso e prolungato.
Per i piccoli uffici e per l’uso domestico, dove generalmente si plastificano documenti e fogli di carta di dimensioni standard, si può invece optare per i modelli di fascia media o di fascia bassa. In tal caso infatti non c’è urgenza di plastificare velocemente, quindi è inutile spendere tanti soldi per un prodotto di qualità superiore. Le plastificatrici a freddo non hanno bisogno di riscaldarsi, ma offrono una qualità inferiore. Le plastificatrice a caldo hanno bisogno di qualche minuto per riscaldarsi, ma eseguono la plastificazione in pochi secondi.
4° consiglio: La plastica adesiva trasparente in rotoli è una valida alternativa per plastificare i documenti, e solitamente ottimizza i tempi di plastificazione.
Le plastificatrici permettono non solo di plastificare documenti importanti per il lavoro, ma anche scontrini, ricevute, vecchie foto, lauree o attestati. Si tratta fondamentalmente di prodotti molto essenziali, che non hanno a disposizione molti accessori. Alcuni però possono risultare molto utili per un risultato finale eccellente. Tra i più richiesti ci sono ad esempio taglierini centimetrati, righelli e stondatrici per arrotondare i bordi del documento. Grazie a questi accessori puoi curare anche l’aspetto estetico dei documenti, un vantaggio da non sottovalutare per le foto, le brochure o articoli di particolare valore affettivo o lavorativo.
5° consiglio: Quando tagli un foglio plastificato fai molta attenzione agli spigoli, che sono subdoli e taglienti. Per evitare graffi, soprattutto se hai bambini in casa, arrotonda gli angoli con gli appositi strumenti.