La console permette di riprodurre musica e di mixare tramite due tipologie di porte input: CD o USB. La dj console è composta fondamentalmente da due parti: i player, che generalmente sono i cdj o i giradischi, e una parte centrale chiamata mixer.
I cdj sono dei riproduttori di cd audio o di mp3, che a loro volta riproducono le tracce e mandano il segnale direttamente al mixer tramite gli output. Le console per dj di ultima generazione invece sono capaci di leggere periferiche di archiviazione come penne usb e hard disk. Sulla pen drive o sul disco fisso sono salvate le canzoni nei vari standard di compressione digitale, che saranno usate per mixare. Questi dispositivi si possono inoltre collegare anche con altri componenti tramite il wi-fi. Questa soluzione è molto indicata se la postazione dj è piuttosto stretta ed angusta. In questo modo è possibile recuperare maggiore spazio. Fino a qualche anno fa i dj utilizzavano direttamente i dischi in vinile, collegando la console ad un giradischi. Quest’opzione è ancora possibile, ma risulta molto datata, considerando che le postazioni dj richiedono molto spazio.
1° consiglio: se hai molti cd originali, ti suggerisco di optare per una console dj con porte input per il CD. In questo modo il suono sarà più pulito e senza distorsioni.
Nella scelta dell’attrezzatura dj è importante la selezione dei materiali e del design. Solitamente l’attrezzatura del dj è realizzata in plastica, ma è opportuno che sia di buona qualità. Naturalmente è un discorso di praticità, poiché materiali di buona qualità assicurano una maggiore durata del dispositivo. Si tratta però anche di una questione di acustica. Materiali migliori garantiscono infatti un sound più gradevole, senza disturbi o distorsioni. La scelta del design è molto soggettiva, e varia in base ai propri gusti. Alcune console dj sono infatti dotate di uno o più display colorati touchscreen. Inoltre è possibile applicare delle cover, per personalizzare ulteriormente il dispositivo. Sono dettagli che magari non influiranno da un punto di vista acustico, ma sicuramente garantiscono un maggior impatto visivo e personalizzano lo stile.
2° consiglio: se vai in giro a fare serate, e vuoi un console pratica, maneggevole e dal design accattivante, puoi scegliere una console dj da 200-400 euro. Scegline una con tanto di valigetta, così anche il trasporto risulterà più agevole.
Una scelta importante nella scelta della console è determinata dalle sue dimensioni. In base alla grandezza della console dj, i prezzi possono variare notevolmente. I modelli dalle forme compatte sono più piccoli, di conseguenza possono essere spostati più facilmente. Inoltre occupano meno spazio, una caratteristica da tenere a mente se devi suonare in ambienti piuttosto ristretti. Allo stesso tempo però bisogna considerare che questi modelli hanno meno funzioni e opzioni, rispetto alle console più grandi e costose. Esistono alcune console talmente piccole che possono essere custodite in uno zaino o in una borsa. Questa soluzione è molto indicata se sei ai primi passi, o vuoi semplicemente suonare per divertirti. Questo dispositivo può essere utilizzato in casa, oppure per una festa tra amici. Se invece già sai come fare il dj, e hai bisogno di una console davvero professionale, devi puntare su strumentazioni più ampie e complete. Ovviamente devi guardare anche l’altra faccia della medaglia: questi dispositivi sono ingombranti e difficili da portare.
3° consiglio: se sei un dj professionista, ti consiglio di scegliere un modello dotato delle principali funzionalità. Questi dispositivi sono piuttosto ingombranti, quindi se hai necessità di suonare nei locali, fai un sopralluogo uno o due giorni prima. In questo modo potrai gestire meglio lo spazio a tua disposizione.
Altro requisito fondamentale per scegliere una console dj, è rappresentato dalle funzioni e dagli effetti disponibili. Se sei alle prime armi, e hai bisogno di una console dj per iniziare, puoi optare per un modello dalle funzioni basiche. Se invece sei un dj già “fatto”, puoi puntare su modelli con varie funzionalità. In linea di massima le console dovrebbero avere almeno cinque funzioni: Cue, Tempo master, Pitch-bend, Jog Wheel e Loop. Il Cue consente di avviare la riproduzione di un brano da un punto preciso. Il Tempo master aiuta a variare la velocità e i battiti al minuto di un pezzo. Il Pitch-bend consente di intervenire sulla tonalità. Il Jog Wheel è in grado di realizzare il tipico effetto scratch. Infine il Loop permette di ripetere una determinata porzione del brano.
4° consiglio: se sei agli esordi e vuoi iniziare a prendere confidenza con le varie funzioni, ti consiglio un controller dj. Si tratta di una sorta di console all-in-one, che ti supporta nell’utilizzo dei vari effetti anche senza avere grande esperienza. Il controller infatti utilizza un software per dj, che permette di usufruire di tutte le funzionalità per suonare e mixare.
Un ultimo fattore da tenere a mente riguarda la compatibilità della console dj. Questi dispositivi infatti possono presentare elevate integrazioni hardware-software, che consentono di utilizzare programmi specifici mentre suoni. Le console si appoggiano a determinati software, che mettono a disposizione vari effetti e funzionalità per migliorare la propria prestazione. Non tutte le console però sono compatibili con determinati software, quindi è opportuno scegliere con estrema cura il modello. Le console più economiche sono compatibili solo con i software più semplici, adatti quindi a chi è un amatore o si sta avvicinando da poco a questo mondo. I dj professionisti possono invece puntare su modelli più evoluti, compatibili con i software più complessi ed elaborati.
5° consiglio: se hai un locale ti suggerisco di scegliere una console dj top di gamma, che sia compatibile con la maggior parte dei software in circolazione. In questo modo farai una sola spesa, senza la necessità di cambiare console continuamente.