Per scegliere il compressore giusto bisogna prima di tutto capire quali sono le proprie esigenze.
Per che lavoro mi serve? Che strumenti ad aria compressa devo utilizzare? Una volta stabilito questo si capisce di quanta aria si ha bisogno e si può determinare con facilità il compressore giusto
Escludendo i grandi compressori a pistone o a vite, destinati alla grande industria, ci sono due tipologie base di compressori classici da utilizzare in casa oppure in officina: i compressori con serbatoio e i compressori portatili
La presenza o meno del serbatoio è fondamentale perché fa si che il compressore si adatti ai lavori più complicati e duraturi, come verniciare, soffiare, avvitare bulloni
I secondi invece sono più indicati per utilizzi basici come il gonfiaggio (delle gomme della bici, di un pallone, di un materassino, di un gommone etc.)
Per quanto riguarda invece le gomme dell’auto esistono appositi compressori per auto, che si utilizzando collegando l’apposita spina 12v all’accendisigari della vettura.
1° consiglio: al di là del tipi di utilizzo, vi consigliamo di acquistare compressori di marche note (Black & Decker, Mannesmann , Einhell sono solo alcuni tra i marchi più noti) perché quando lo devi utilizzare deve funzionare bene per lungo tempo.
Spesso i compressori di marche sconosciute dopo poche ore di lavoro cominciano a dare problemi e soprattutto in caso di necessità non hanno ricambi.
Come già anticipato esistono due tipologie base di compressori: i compressori con serbatoio e i compressori portatili
Per quanto riguarda i compressori a serbatoio, il loro funzionamento si basa sull’accumulo di aria ad alta pressione all’interno di un serbatoio, la cui grandezza è variabile e determina la durata del getto e quindi il tipo di lavoro che è possibile effettuare.
I compressori a serbatoio si possono suddividere a loro volta in due famiglie, in base al sistema che utilizzano per incamerare l’aria: a pistone e a vite.
I compressori a pistone effettuano la compressione dell’aria attraverso il movimento di uno o più pistoni. Il numero dei pistoni ha delle ripercussioni sul sistema di funzionamento del compressore.
I compressori monostadio usano un solo pistone per comprimere l’aria e raggiungono una pressione corrispondente a circa 150 psi e sono adatti a utilizzi consistenti ma pur sempre in un contesto casalingo.
La loro principale caratteristica è di non poter utilizzare un sistema di incamerazione continuo, per cui è importante valutare la capacità del serbatoio (in commercio si possono trovare modelli con un serbatoio da 6, 25 o 50 litri), perché, una volta esaurita l’aria a disposizione, bisognerà attendere un nuovo processo di incamerazione.
I compressori multistadio invece usano più pistoni per erogare un flusso d’aria costante, e si aggirano attorno ai 200 psi e vengono più spesso usati all’interno di stabilimenti industriali, dove è richiesto un utilizzo continuativo.
Al contrario dei compressori monostadio, non necessitano di ricarica perché nuova aria viene incamerata in modo continuativo, e sono adatti ad azionare macchinari che necessitano di una fonte di alimentazione continua. I serbatoi di questi compressori hanno capienze molto elevate, fino anche a 25000 litri
I compressori a vite sfruttano un altro principio di funzionamento, sono più veloci di quelli a pistone ad incamerare aria, e hanno solitamente serbatoi di piccole dimensioni, per cui riescono ad assicurare un lavoro continuativo, grazie alla grande velocità con cui accumulano aria.
Qui finisce la ricca panoramica sui compressori a serbatoio, per cui siamo giunti alla seconda grande tipologia: i compressori portatili
I compressori portatili, sono apparecchi molto piccoli ed economici. Non avendo un serbatoio non possono essere valutati sotto l’aspetto della capienza, mentre presentano ovviamente caratteristiche interessanti a livello strutturale.
Questi compressori non possono garantire prestazioni paragonabili a quelle di un modello a serbatoio ma presentano un grande vantaggio : sono leggeri e possono essere comodamente trasportati o magari tenuti sempre nel bagagliaio della propria auto. A loro volta i compressori portatili possono essere analogici o digitali. Questi ultimi permettono di preselezionare ad esempio il livello di gonfiaggio desiderato, hanno insomma un funzionamento più facile e automatico.
Di recente però, si sono affacciati sul mercato dei tipi di compressore completamente nuovi, il compressore dinamico (detto anche turbocompressore) e il compressore volumetrico
I termini indicano una tipologia di macchina che comprimendo l’aria o il gas ne aumenta la densità o ne riduce il volume. Il gas che si ottiene attraverso questi mezzi ha una pressione elevatissima
Queste macchine che comprimono l’aria o il gas hanno una forza tale da riuscire ad azionare attrezzi come le sabbiatrici, le pistole a spruzzo o i martelli pneumatici e anche macchine che svolgono funzioni completamente differenti, come quelle stradali che asfaltano il manto stradale.
2° consiglio: per districarti nel mare magnum di tutte le tipologie elencate,ti consigliamo I compressori senza serbatoio – piccoli e comodi per essere portati in viaggio – per gli utilizzi più elementari come gonfiare pneumatici di auto e bici, mentre per lavori più complicati e duraturi(verniciare, soffiare, avvitare bulloni etc.) ma pur sempre domestici,ti consigliamo i compressori con serbatoio con capienza che va dai 6 ai 50 litri.
Una volta descritte le principali tipologie di compressori, andiamo ora a considerare alcuni criteri che ci guideranno nella scelta del miglior compressore possibile.
Nella fattispecie ci occuperemo di potenza, pressione e portata
Dalla potenza dipendono i tempi di compressione dell’aria e la pressione che viene generata nel serbatoio, per cui tanta più sarà la potenza( a parità di dimensioni del serbatoio) tanto più sarà veloce il compressore a comprimere l’aria, generando una maggiore pressione che a sua volta permetterà di disporre di una portata maggiore.
Sempre a proposito della potenza,sarà utile distinguere in base al tipo di motore di cui un compressore può disporre, considerando che il tipo di alimentazione inciderà sulla potenza massima raggiungibile, per cui un compressore alimentato ad energia elettrica raggiungerà un valore di circa 2 CV,ottimo per i lavori domestici, mentre un compressore con motore a benzina sarà capace di raggiungere una potenza decisamente più elevata (circa 5 CV) e quindi decisamente più adatto per un uso industriale
Il valore della potenza non è comunque da valutare in modo assoluto, ma sempre relativamente alle altre grandezze e parametri che caratterizzano le prestazioni del compressore, cioè la pressione generata e la portata: indicativamente, per un compressore da 1 CV, è accettabile, alla pressione di 7 bar, una portata di 100 l/min.
Prendiamo quindi in considerazione le altre due grandezze fortemente correlate fra loro, ossia pressione e portata
Il valore della pressione è riferito all’aria che viene incamerata nel serbatoio, e, più alto è questo valore, più forte sarà il getto di aria erogata, cioè la portata del compressore.Indicata solitamente in bar, oppure, talvolta, in psi (1 bar=14 psi), la pressione massima per per un buon compressore è intorno agli 8 bar
Spesso la pressione è regolabile manualmente per cui maggiore è la pressione impostata, più velocemente viene consumata l’aria incamerata nel serbatoio, e, allo stesso tempo, sarà maggiore la portata, che, come vedremo, è la quantità di aria erogata in un’unità di tempo.Come abbiamo detto, la portata di un compressore è la quantità d’aria erogata in un’unità di tempo. Solitamente la troviamo indicata in l/min
Il valore della portata va considerato anche in relazione alla capienza del serbatoio: a parità di capienza del serbatoio, un compressore con un valore di portata alto esaurirà l’aria a disposizione più velocemente di uno con una portata inferiore.
3° consiglio: nella scelta del tuo compressore, oltre a valutare con attenzione i tre parametri appena descritti, ti consigliamo di tenere sempre come stella polare per la tua scelta l’utilizzo che ne devi fare: un compressore 8 bar da 24 litri ti può garantire ottimi risultati anche per i lavori domestici più complessi!
I compressori possono essere piccoli e portatili, oppure possono essere apparecchiature ingombranti e potenti, ma in ogni caso meritano cura e periodica manutenzione.
Per quanto riguarda la manutenzione i principali aspetti da considerare sono:
• la pulizia del radiatore almeno una volta a settimana (facilmente eseguibile con una pistola ad aria);
• lo spurgo della condensa tramite l’apposita valvola;
• il livello dell’olio da controllare dopo circa 300 ore di utilizzo e cambiarlo dopo 500;
• la pulizia del filtro dell’aria,rimuovendo il coperchio, estraendo il prefiltro e proseguendo o con l’aspirazione o direttamente con la sostituzione.
Per quanto riguarda invece la trasportabilità è indubbio che sia un aspetto vantaggioso, ma se sai che il compressore rimarrà in un angolo del garage potresti sacrificarla in favore di una capacità più elevata, e limitarti a utilizzare semplicemente un tubo flessibile più lungo
Nei modelli con serbatoio è importante valutare la presenza di maniglie e ruote per il trasporto, dal momento che si tratta di strumenti anche molto pesanti, che non è possibile spostare con agevolezza.
Per quanto riguarda i modelli portatili, invece, come suggerisce il nome stesso, nascono esattamente con la priorità della trasportabilità.
Piccoli e leggeri,sono quasi sempre dotati di una pratica maniglia per il trasporto, li si può comodamente alloggiare nella propria automobile
4° consiglio: ti consigliamo di valutare con attenzione gli spazi che hai a disposizione, perché il giusto spazio ti permetterà una migliore trasportabilità e anche di eseguire la periodica manutenzione in sicurezza, allungando sicuramente la vita del tuo compressore!
Ultimo aspetto su cui concentreremo la nostra attenzione è quello che riguarda gli accessori forniti in dotazione. Spesso gli accessori non sono forniti in dotazione, ma devono essere acquistati a parte, per cui la presenza di accessori già al momento dell’acquisto costituisce un vantaggio non da poco che rende un modello preferibile ad un altro.
I principali accessori di cui tenere conto al momento dell’acquisto sono:
• gli adattatori, ossia quei piccoli accessori che servono proprio – ca va sans dire – ad adattare il compressore, ad esempio, per il gonfiaggio delle gomme dell’auto o le gomme della bici .Possono essere inclusi con l’acquisto del compressore ad aria;
• il manometro, che serve per misurare il livello della pressione e solitamente lo si acquista o in sostituzione del manometro in dotazione guasto o per aggiungere un secondo dispositivo al compressore in uso.
• la pistola a spruzzo/aerografo, utile essenzialmente per verniciare o magari imbiancare le pareti di casa. Può essere usato indipendentemente sia per i lavori più grossolani e sia per i lavori più minuziosi (come nel caso del modellismo);
• la pistola per il gonfiaggio,grazie alla quale potrai decidere tu quando e dove gonfiare le gomme dell’auto;
• la pistola sabbiatrice, Il cui ruolo è quello di garantire le operazioni di sabbiatura. L’utilizzo è semplicissimo perché bisogna solamente riempirla di sabbia silicea e graniglia fine per poi usarla per pulire le superfici da sverniciare;
• la pistola aria-acqua, che ha la doppia funzione di soffiare e lavare;
5° consiglio: per ovviare il problema degli accessori alla radice ti consigliamo di acquistare i kit ad aria compressa piuttosto che comprare gli accessori singolarmente!
Siamo quindi giunti alla fine della nostra breve guida dove abbiamo imparato come orientarsi per scegliere il migliore compressore in circolazione, per cui volendo riepilogare:
• Trovare un compressore economico, al miglior prezzo possibile prevede inevitabilmente il confronto fra diversi prezzi oltre al confronto di tutti i criteri già trattati: in linea di massima per un mini compressore o un compressore portatile senza serbatoio, potrebbero bastare poche decine di euro, mentre salendo di categoria e prendendo in esame un modello con serbatoio di circa 25 litri, il prezzo supera i 100 euro.Per quanto riguarda i prezzi ci limitiamo ai modelli domestici per usi piuttosto standard, perché per usi professionali il prezzo sale fino a cifre a tre zeri
• Ricorda sempre, una volta valutate le tue esigenze, i principali criteri che abbiamo trattato: potenza, pressione, portata,trasportabilità e accessori!
• Il migliore compressore ad aria in termine assoluti non esiste, piuttosto esistono diversi compressori,che a seconda delle esigenze e della tipologia di appartenenza, possono essere considerati fra i migliori compressori.