Se cerchi su Amazon un caricabatteria portatile, tieni presente che la capacità è un fattore di primaria importanza. La capacità indica quanta corrente è in grado di erogare il power bank con una ricarica completa. Tale valore viene espresso in mAh (milliampere/ora) e può oscillare tra i 2.000 ed i 20.000 mAh. Questa unità di misura corrisponde alla millesima parte di un ampere/ora dove con ampere si indica l’unità di misura dell’intensità della corrente. In base alla capacità del power bank, il prezzo varia notevolmente. Per scegliere, bisogna valutare due aspetti: l’utilizzo previsto del dispositivo (Hai bisogno del power bank molto spesso? Devi caricare uno o più device?) e la capacità della batteria dello smartphone. Quest’ultimo valore lo puoi trovare velocemente su Internet o controllando la confezione del dispositivo.
Attenzione! L’amperaggio del carica portatile non corrisponde a quello dei device da caricare: mentre la potenza delle batterie portatili viene espressa in base alla tensione pari a 3,7 V, la batteria degli smartphone viene invece analizzata sulla base della tensione di 5V. Per capire dunque qual è l’amperaggio di una batteria esterna portatile bisogna svolgere il seguente calcolo: [3,7 x (numero mAh)]/5. Il valore dato da questo calcolo sarà sicuramente inferiore rispetto a quello indicato nelle informazioni generali del power bank.
Il carica cellulare deve fornire una quantità di corrente sufficiente per una carica completa, tenendo presente quindi la capacità della batteria del proprio smartphone. Inoltre, bisogna considerare, al momento della scelta, che generalmente la capacità del caricabatteria telefono è nominale. Ciò significa che l’effettiva carica erogata sarà inferiore almeno del 25-30%. La capacità del carica batteria portatile deve quindi essere maggiore rispetto a quella dello smartphone.
1° consiglio:in linea di massima è consigliabile un power bank da 5.000 mAh, anche se il cellulare ha una batteria piccola. Puoi infatti utilizzare il carica batteria portatile per diversi cicli di ricarica. Questa è una soluzione molto pratica se sei in viaggio, in campeggio o in generale in zone dove manca una presa di corrente elettrica.
Ma a seconda della tipologia, il caricabatterie portatile come funziona?
- Carica batterie con porte output USB. Il carica batterie esterno per cellulari è dotato di porte USB output, cioè le uscite che forniscono corrente. Vengono dette “output” per differenziarle dalla porta “input” mediante cui è il power bank stesso a caricarsi. Un carica cellulare portatile ha almeno una porta output, ma il numero è variabile e può arrivare anche fino a 4. Inoltre è opportuno controllare anche l’intensità di erogazione della corrente. Le uscite solitamente sono da 1 o 2 A (ampere), ma se ne possono trovare anche da 2,4 A. La velocità di output determina anche la rapidità della carica. Per tale motivo i power bank sono dotati di due porte USB output, una da 1 A ed un’altra da 2 A. In questo modo è possibile ricaricare anche due smartphone contemporaneamente.
- Power bank wireless. Ci sono poi i power bank wireless, anche se sono ancora poco diffusi al momento. Questi dispositivi utilizzano un’interfaccia, che sfrutta un sistema di trasmissione energetica tramite induzione elettromagnetica. Mediante un accoppiamento induttivo, power bank e device da caricare entrano in contatto: il primo ha il compito di trasmettere energia elettromagnetica, l’altro invece deve immagazzinare tale energia nel proprio accumulatore. Affinché ciò avvenga è condizione necessaria che il device scarico sia del tutto appoggiato al carica batteria: la bobina interna del carica e quella dello smartphone, ad esempio, generano un campo magnetico in grado di assicurare il passaggio di corrente a favore dell’accumulatore. In pratica basta appoggiare lo smartphone alla superficie del power bank per ricaricarlo, purché sia compatibile con questa tecnologia. Il power bank wireless è uno strumento veramente pratico: permette di sbarazzarsi di cavi elettrici inutili e spesso è universale dunque si possono caricare dispositivi tra loro diversi. Inoltre, se consideriamo la frequenza con cui dobbiamo sostituire i cavi perché si rovinano con estrema facilità, i caricabatterie wireless appaiono ancora più convenienti.
Un difetto rilevante che caratterizza questi power bank innovativi riguarda il fatto che il dispositivo non può essere utilizzato durante la fase di carica, il che a volte può essere vincolante. Inoltre, i device da caricare devono essere dotati di una cover che consenta la ricarica wireless
2° consiglio: se hai bisogno di caricare diversi dispositivi, come smartphone, tablet, iPad, ecc. ti suggerisco di scegliere un modello con porte che erogano velocità diverse. Così puoi scegliere la porta di volta in volta per caricare il tuo dispositivo mobile.
In base alle funzioni e agli accessori extra del caricabatterie portatile, il prezzo cambia notevolmente. I power bank migliori dispongono di luci a led, che indicano lo stato di carica. Sarà quindi possibile tenere sotto controllo il livello di carica, e staccare lo smartphone al momento opportuno per evitare sovraccarichi di tensione. Alcuni power bank sono dotati di pulsanti di accensione e spegnimento, altri invece si accendono automaticamente quando entrano in contatto con un dispositivo da caricare.
Un’altra funzione molto utile è l’opzione torcia. Premendo un apposito tasto, il ricarica batteria portatile si trasformerà in una pratica torcia. Questa funzione è molto utile nelle escursioni nel bosco, o semplicemente quando c’è un black out. I power bank di ultima generazione hanno delle tecnologie smart che rilevano il tipo di dispositivo messo a caricare e sulla base di questo lo alimentano in modo adeguato per velocizzare il ciclo di carica.
Gli accessori sono tanto importanti quanto le funzioni: non utilizzare gli accessori significa non sfruttare in tutto e per tutto il caricabatteria portatile. Ecco quali sono i principali accessori dei power bank in commercio:
- Cavetto micro USB: il caricatore batteria cellularespesso include uno o più cavetti di alimentazione. I più comuni sul mercato sono il cavo micro USB e il cavo Lightning. Il cavo micro USB è il connettore standard per la ricarica dei dispositivi di telefonia mobile. Tutti i device che devono essere caricati ne sono provvisti; potrebbe essere comodo averne anche un altro da portare assieme alla batteria.
- Cavo Lightning: Il cavo Lightning invece è stato introdotto sul mercato nel 2012 da Apple come connettore standard per i dispositivi di quinta generazione o superiore.
3° consiglio: spesso i power bank hanno in dotazione un sacchettino dove riporli. Ad ogni modo se viaggi spesso, e preferisci conservare il tuo caricabatterie in uno zaino, assicurati che abbia gli angoli smussati ed arrotondati così da non provocare danni.
Altra caratteristica da tenere a mente per scegliere il miglior power bank è il sistema di ricarica. I modelli più diffusi caricano lo smartphone tramite un apposito cavo di alimentazione USB o micro USB. I tempi di ricarica sono piuttosto veloci. Molti modelli sono compatibili con la tecnologia QuickCharge che permette di caricare i device Android i quali supportano una velocità alta di ricarica. Nel caso di iPhone, questo sistema non c’è ma comunque è possibile velocizzare la ricarica in base all’output della batteria portatile.
Anche i caricabatterie portatili vanno ricaricati a loro volta. Le celle a litio in particolare hanno bisogno di un sistema di ricarica delicato. Le batterie devono essere caricate fino a 60% circa della capacità massima a corrente costante. Per caricare il power bank, bisogna inserire il cavo USB di ricarica nell’adattatore e quest’ultimo nella presa di corrente. L’estremità più piccola del cavo di ricarica va inserita nella porta specifica situata sul caricatore portatile. Quando quest’ultimo sarà del tutto carico, i led incorporati lo segnaleranno. Se non ci sono i led, l’unica soluzione è controllare nel libretto d’istruzioni il tempo di ricarica. Ogni power bank ha un numero massimo di cicli di carica completi che può sopportare. Alcuni prodotti lo esplicitano, altri no, ma possiamo generalmente affermare che tale numero si aggira attorno ai 500 cicli.
Una delle principali novità del settore è il power bank solare, che si ricarica appunto col sole. Il caricabatterie portatile solare è dotato di pannelli fotovoltaici, capaci di trasformare l’energia solare in energia elettrochimica. In questi casi però il tempo di ricarica è maggiore, e dipende dalla tensione della corrente. Per conoscere il tempo di ricarica esatto basta dividere la capacità della batteria per l’intensità della corrente in entrata. Ad ogni modo, queste batterie sono dotate anche di porta USB nel caso in cui la ricarica al sole non sia possibile. In alternativa alle batterie portatili tradizionali, si può optare anche per un powerbank a dinamo: si tratta di una scelta green, ma ha qualche difetto non da poco: la capacità è bassa mentre la ricarica dev’essere effettuata in modo meccanico tramite una manopola.
4° consiglio: se ami rispettare la natura e vivi in una zona dove c’è molto sole il sole, i caricabatterie solari sono la scelta più indicata. Se dovesse mancare il sole, questi dispositivi sono dotati di una porta USB, da utilizzare in caso di necessità.
Considerando le caratteristiche analizzate è più facile scegliere la migliore batterie esterna, ma bisogna anche utilizzarla in modo adeguato. Tenere lo smartphone in carica per troppo tempo nel power bank può provocare un sovraccarico. Tale fenomeno rischia di causare danni sia allo smartphone che al caricabatteria cellulare portatile. Per questo motivo è opportuno che il power bank sia dotato di BMS, un sistema di sicurezza che previene problemi di sovraccarica e sovravoltaggio. Questo sistema assorbe corrente, riducendo anche la capacità della batteria del power bank. Si tratta però di un compromesso necessario per evitare ogni tipo di danno.
5° consiglio: se generalmente carichi diversi dispositivi, scegli un power bank dotato di tecnologia di ricarica intelligente. Tale dispositivo è in grado di rilevare i device connessi, erogando la quantità di ricarica necessaria alla velocità più adeguata in base al modello.