I migliori assistenti vocali sono piattaforme avanzate basate su algoritmi di intelligenza artificiale e permettono alle persone di interagire tramite comando vocale con degli operatori virtuali. Oggi è sempre più comune sentir dire “Ok Google” da giovani e meno giovani, il tradizionale comando di avvio dell’assistente Google, mentre altri preferiscono Alexa o Siri per compiere comuni operazioni usando la voce: ad esempio fare una ricerca locale sul proprio smartphone. È possibile anche ottenere informazioni, riprodurre musica o controllare altri dispositivi domotici presenti in casa, ma oggi gli assistenti vocali sono usati anche su alcuni modelli di auto e nel servizio clienti delle grandi aziende.
Il funzionamento dell’assistente vocale è reso possibile da avanzati meccanismi i intelligenza artificiale e machine learning, che assicurano già un’ottima precisione e col tempo porterà ad avere con queste piattaforme un approccio al 100% naturale.
Pochi sanno che, nonostante l’applicazione di questa tecnologia sia davvero giovane, la prima implementazione risale al 1952 con Audrey, un dispositivo capace di riconoscere singole cifre parlate e circa 10 anni dopo IBM presentò Shoebox, un calcolatore che rispondeva ai comandi vocali per risolvere operazioni matematiche di base. Dagli anni ’70 lo studio degli assistenti vocali iniziò a diffondersi e negli anni ’80 nacquero le prime società dedicate al riconoscimento vocale e alla chiamata vocale.
1° consiglio: se vuoi rendere la tua casa e la tua vita ancora più tecnologica non puoi più rinunciare a un assistente vocale, da scegliere sulla base all’ecosistema che utilizzi (Google, Apple o Amazon).
Grazie ad apposite App da installare sullo smartphone oggi i migliori assistenti vocali o smart speaker permettono di cercare informazioni online, rispondere alle domande, annotare appunti e gestire l’agenda, leggere messaggi e-mail e rispondere alle chiamate. Sicuramente il loro utilizzo principale è ancora quello di ascoltare musica in streaming o fare ricerche locali, ma sempre più persone cominciano a usare i voice assistant anche per fare acquisti, pagamenti e spedire denaro. Vediamo quindi qual è il miglior assistente vocale analizzando la qualità del suono dei modelli più diffusi con un confronto altoparlanti.
• Google Home
È dotato di un altoparlante a lunga escursione capace di assicurare un suono tondo e coinvolgente e va molto bene per un ascolto comune della musica nel tempo libero. Sicuramente, se si vuole migliorare la qualità del suono, è consigliabile collegare Google Home a speaker di maggiore potenza oppure preferire Google Home Max.
• Google Home Mini
Il miglior assistente vocale di fascia bassa è oggi sicuramente Google Home Mini, anche se l’audio ne risente. Si tratta, infatti, di un dispositivo piccolo con un driver da 40mm e per un ascolto ottimale e regolare deve essere integrato con altri speaker.
• Amazon Echo
Anche l’assistente vocale proposto da Amazon è un gadget oggi irrinunciabile e si caratterizza per il design moderno e discreto. L’attrezzatura audio si compone di un woofer da 63mm e un tweeter da 16mm e Amazon Echo è dotato di sistema Dolby per un suono a 360°. Inoltre, si può collegare ad altri speaker via cavo AUX e ad altoparlanti bluetooth e i 7 microfoni consentono un riconoscimento vocale a lungo raggio, anche con rumori e musica di sottofondo.
• Apple HomePod
Anche Apple HomePod offre un’ottima qualità audio, dato che questo assistente vocale analizza l’acustica della stanza e regola il suono. Il suono diretto è emesso al centro della stanza, quello ambientale viene diffuso a destra e sinistra e dà la sensazione di essere avvolti dalla musica.
2° consiglio: Per scegliere i migliori assistenti vocali è fondamentale considerare la qualità del suono e degli speaker: solo si potrà interagire con i comandi vocali in qualsiasi circostanza.
L’intelligenza artificiale permette agli assistenti vocali di dare risposta alle domande dell’utente e fornire rapidamente le informazioni richieste e il miglior assistente vocale da questo punto di vista è sicuramente Google, che vanta oltre 20 anni di esperienza nella ricerca sul web. Ecco perché la nota azienda è riuscita a sviluppare un assistente vocale Android che non ha rivali per caratteristiche della conversazione e utilità.
Con Google Home e Google Home Mini la discussione è continua, contestualizzata ed efficiente e questo smart speaker risponde con rapidità anche alle domande più complesse, capaci di mettere in crisi gli altri modelli. Ad esempio si può continuare la conversazione senza ripetere soggetto o altre parti del discorso e l’assistente Google sarà in grado di proseguire senza difficoltà, come un interlocutore reale, dando sempre risposte corrette.
Altro punto a favore di Google è la capacità di riconoscere i vari utenti della casa con un sistema di riconoscimento vocale automatico, che migliora l’esperienza d’uso: una funziono offerta anche da Alexa, ma in questo caso l’utilizzo multi-utente va impostato a mano, cambiando manualmente l’utente ogni volta.
L’assistente vocale Amazon oggi riesce a capire comandi vocali singoli o in serie, ma offre minore interattività rispetto a Google e il suo sistema di intelligenza artificiale richiede ogni volta di riformulare l’intera domanda. Rispetto a Google, si basa sul motore di ricerca Bing per fornire informazioni e aggiornamenti di ogni tipo e in tempo reale e può essere collegato a dispositivi smart.
Se si è utenti Amazon Prime permette anche l’acquisto di prodotti già ordinati e come tutti i migliori assistenti vocali apprende vocabolario e preferenze dell’utente per adattare l’esperienza d’uso al singolo utente.
Concludiamo l’analisi dei sistemi di intelligenza artificiale parlando di Siri, la voce di Apple che come nei casi precedenti sa rispondere alle domande, aggiornare l’utente in tempo reale, gestire altri dispositivi e riprodurre musica. Gli utenti di Apple Music possono personalizzare l’esperienza musicale, segnalando a Siri se il brano è piaciuto o meno. In breve tempo l’assistente vocale Apple riconoscerà i gusti musicali e creerà lo streaming adatto.
Infine, Siri si integra con altre applicazioni come Whatsapp, inviando messaggi da Apple HomePod: un punto di forza rispetto ad Alexa e Google Home che sono limitati in questa funzionalità, mentre l’invio di messaggi con HomePod è oggi quello più semplice e immediato.
3° consiglio: Nella scelta di un buon assistente vocale consigliamo di valutare le caratteristiche del sistema di intelligenza artificiale e le abitudini d’uso per acquistare veramente il modello più adatto.
Oggi tutti i migliori assistenti vocali permettono di aprire le app con comando vocali, sia sui dispositivi Android, sia sui dispositivi di casa Apple, come iPhone e iPad.
Nel caso di smartphone Android, il servizio di assistenza vocale viene realizzato con l’Assistente di Google, già incluso negli smartphone moderni con una versione Android dalle 5.x. Il sistema permette all’utente di aprire le applicazioni preferite o usare alcune funzionalità delle stesse gestendo il tutto solo con comandi vocali in italiano. Per attivare i comandi vocali basta aprire l’app Google, fare tap sull’icona con i tre trattini e poi su Impostazioni. Una volta attivata sarà sufficiente dire Ok Google per cominciare a interagire con l’assistente vocale.
Nel caso si utilizzi iPhone e iPad, l’assistente vocale Siri permette, tra le altre funzioni, di aprire le app preferite e per abilitarla sul dispositivo Apple utilizzato è sufficiente andare nella sezione Impostazioni e selezionare Siri, cliccando su Abilita “Ehi Siri”.
Per usare l’assistente vocale di Amazon, è invece essenziale scaricare l’app Amazon Alexa, disponibile su dispositivi iOS e Android, che permette di configurare l’assistente vocale per ascoltare musica, ricevere aggiornamenti e tanto altro. L’applicazione è disponibile gratuitamente sull’app store del dispositivo mobile utilizzato, verificando però che lo sviluppatore sia “Amazon Mobile LLC” per evitare fake.
È importante sapere che alcuni comandi vocali funzionano solo a device acceso e con lo schermo sbloccato, ma come fare a usare gli assistenti vocali con lo smartphone o il tablet a schermo spento? Il consiglio è usare la modalità “hand-free” per dialogare con i diversi assistenti vocali senza usare le mani.
4° consiglio: oggi anche chi non è pratico di smartphone e tecnologia può usare facilmente gli assistenti vocali con pochi tap sullo schermo del proprio dispositivo mobile.
Per un valido confronto prezzi tra i diversi assistenti vocali presenti sul mercato è essenziale valutare l’ecosistema di provenienza e le caratteristiche di utilizzo: solo così si potrà scegliere davvero il miglior assistente vocale. Vediamo le caratteristiche in dettaglio.Siri è l’assistente vocale per chi usa ambiente Apple ed è disponibile sul mercato dal 2011, diventando oggi uno dei più utilizzati: educata e garbata viene usata per la ricerca di informazioni e servizi online sempre nel totale rispetto della privacy. Pertanto non accede alle email e non dà informazioni sulla geolocalizzazione dell’utente, ma invia messaggi su calendario, appuntamenti e promemoria e le si può chiedere davvero tutto essendo un bot veramente avanzato.
Purtroppo si integra solo con applicazioni e device Apple e ogni tanto non comprende messaggi in linguaggio troppo naturale, anche se è oggi presente nelle case anche con Apple TV e Apple HomeKit.
Google Assistant registra e raccoglie informazioni su luoghi, appuntamenti e preferenze dell’utente per fare ricerche guidate mirate e oggi si pensa rappresenterà il vero futuro di Google. Questo assistente vocale è oggi un vero e proprio assistente virtuale personale perfettamente integrato con tutto l’ecosistema Google e Android, compreso Google Maps e Gmail, dato che può leggere anche i contenuti della casella di posta elettronica. Non solo: negli USA è già ampiamente utilizzato per fare la spesa o ordinare cibo per asporto senza muoversi dal divano, grazie a un sistema di intelligenza artificiale davvero avanzato.
Alexa è l’unico assistente vocale che, oltre all’app per smartphone, funziona con il dispositivo Amazon Echo e la sua peculiarità è l’alta capacità di integrarsi con dispositivi di terze parti per prenotare taxi, comprare su Amazon, ascoltare musica con Spotify e così via. Si distingue inoltre per sensibilità e accuratezza senza pari, che lo rendono il miglior assistente vocale per la vita quotidiana degli utenti.
Tutti e tre i prodotti presentati hanno un preciso prezzo ed è possibile trovare anche un assistente vocale economico anche se, come per ogni cosa, non esiste un miglior prezzo ma solo un miglior prodotto sulla base dell’uso che se ne deve fare.
Amazon Echo e Google Home sono abbastanza simili come prezzo, con una media di 50 euro per le versioni mini, che possono salire fino a circa 99-129 euro per i modelli classici. Apple anche nel campo degli assistenti vocali non si smentisce e il suo HomePod costa circa 349 euro, anche se nessuno può competere con la sua qualità audio e anche Google ha deciso di rispondere con un prodotto di fascia alta ovvero Google Home Max, in vendita a 399 euro e con le caratteristiche di un moderno impianto HiFi.
Consiglio 5: ciascun assistente vocale ha le sue caratteristiche, i suoi pregi e i limiti e per scegliere il modello migliore vanno valutate con attenzione. Oggi sul mercato si trovano prodotti adatti a ogni budget.
Oggi il panorama degli assistenti virtuali che le grandi aziende della tecnologia stanno mettendo sul mercato è in continua espansione e i bot rappresentano per tutte le famiglie un vero e proprio investimento.
Eppure anche il settore business è sempre più interessato a queste piattaforme, in particolare per l’attività di assistenza clienti e call center: già oggi la maggior parte degli operatori a cui ci si rivolge per avere supporto sono virtuali.
Infine, i migliori assistenti vocali sono molto utilizzati nelle abitazioni private nel campo della domotica per permettere alle persone di gestire i dispositivi smart con comandi vocali e in futuro le applicazioni pratiche degli smart speaker saranno davvero infinite.
Per scegliere il migliore assistente vocale considera in particolare:
• Quale sarà il suo uso principale
• Quale ecosistema già utilizzi (Google, Apple o Amazon)
• Quali altri prodotti e servizi online usi ogni giorno.
Qualsiasi sia l’assistente vocale scelto si potrà cominciare a utilizzare le funzioni base per passare via via, man mano che si farà pratica con questa tecnologia, alle funzionalità avanzate, in grado di migliorare la vita quotidiana.